giovedì 24 luglio 2014

MADE IN ITALY: Intervista a Giovanna Mazzilli. Conosciamola un po' di più! E c'è una piccola anticipazione tutta per noi topini!!

Buongiorno topini!
Un paio di settimane fa la Genesis Publishing ci ha contattati per sapere se eravamo disposte a fare delle interviste ai suoi autori; beh non potevamo mica rifiutare una proposta del genere!
E così la nostra prima intervista è stata fatta a Giovanna Mazzilli, autrice di Sweet Destiny, romanzo che ho recensito proprio ieri!
Non resta che augurarvi buona lettura!
[intervista]
Ciao Giovanna! Sono finalmente pronta a farmi gli affaracci tuoi! È la mia prima intervista in assoluto, ma voglio fare una cosuccia carina…divertiamoci un po’.
Iniziamo per gradi…sei nata il 22 novembre quindi sei una bella scorpioncina! La curiosità è una delle vostre caratteristiche e so che ami i misteri dell’antico Egitto…da dove è nata questa passione? Sei stata in Egitto?
Ciao Mara, non vedevo l’ora di rispondere alle tue domande! Sì, sono una scorpioncina e chi mi conosce bene, dice che sono anche molto velenosa come questi “adorabili” animali! Ti confermo che sono molto curiosa, è una delle caratteristiche che mi distingue dagli altri membri della mia famiglia. E grazie alla mia curiosità che mi sono appassionata all'Egitto, alla sua storia e ai suoi innumerevoli misteri. Ho avuto la fortuna di visitare quella splendida terra due volte, la prima in vacanza con mia sorella (cui sono molto legata), e la seconda con il mio adorabile marito, durante il nostro viaggio di nozze. Sono rimasta affascinata dalle Piramidi e dal mistero legato a esse e alla loro guardiana, la Sfinge. La magia che si respira davanti a quei favolosi monumenti è difficile da spiegare. Bisogna trovarsi lì per capirla totalmente. Questa passione, anzi la chiamerei fissazione, è nata durante il periodo scolastico. Ne parlavo tanto in famiglia, anche troppo, e infatti mia sorella per non sentirmi più, ha prenotato una vacanza solo per noi due. Si è anche fatta dieci ore di pullman in mezzo al deserto, pur di farmi visitare Il Cairo (noi alloggiavamo a Sharm el Sheik). Mia sorella è unica!
Io ho fatto un tour di una settimana alla scoperta delle più grandi attrazioni in quella terra…credo che il posto che mi abbia colpito di più sia il tempio di Abu Simbel ad Aswan. Anche io amo molto la storia antica, ma anche la storia in generale (era una delle materie che amavo studiare). Oltre ai misteri egiziani hai altre passioni?
Il tempio di Abu Simbel mi manca! Ma è una cosa momentanea, mio marito mi ha promesso che entro il 2016 mi porterà di nuovo a baciare quella terra meravigliosa e non mi farò scappare la possibilità di vedere quello che ancora non ho visto.
Abbiamo una cosa in comune: anch'io amavo studiare storia a scuola, e insieme all'italiano, era la mia materia preferita.
Oltre all'Egitto adoro i manga, cosa che ho in comune con mio marito. Abbiamo una libreria piena di albi e naturalmente due piene di libri, altra mia passione/fissazione. Ne divoro uno dietro l’altro, prediligendo i fantasy e i romance. Adoro passare il mio tempo libero a guardare telefilm, soprattutto quelli fantasy. Insomma la mia mente è sempre occupata da qualcosa cui pensare! 
Restiamo ancora in ambito di viaggi (dato che non vado via fino ad Ottobre almeno viaggio un po’ con la fantasia) …è una domanda che mi piace fare spesso…qual è la località o regione più lontana che hai visitato rispetto ai punti cardinali?
L’argomento viaggi piace molto anche a me, e devo ammettere che sono stata fortunata. Ho visitato gran parte dell’Europa, tanti paesi uno più bello dell’altro. Ma a febbraio sono arrivata fino a Dubai, che mi ha totalmente sorpreso. Una città dove si respira ricchezza e dove la vita viaggia così veloce che se ti fermi rischi di essere travolto. Dico spesso che il mio cuore è diviso in più compartimenti, tanti piccoli pezzi che lascio in ogni città che mi colpisce in modo particolare. Il pezzo più grosso l’ho lasciato, a parte l’Egitto di cui abbiamo parlato tanto prima, a San Pietroburgo nella mia Russia. Amo troppo quel paese e quella città in modo particolare e ti rivelo subito che il merito di questo mio amore malato è dovuto a Paullina Simons e alla sua indimenticabile trilogia “Il cavaliere d’inverno”. Questa donna è stata capace di trascinarmi tra le vie di quella città durante il periodo della seconda guerra mondiale, respirare il dolore delle persone coinvolte in quella massacrante guerra, ma soprattutto di farmi piangere fino ai singhiozzi per il meraviglioso amore che ha creato tra i due protagonisti. Ogni singola pagina è intrisa di quell'amore e Paullina è il mio mito. 
Ora però è giunto il momento di parlare del tuo piccolo pargolo letterario (lo possiamo chiamare così?)… Come hai potuto leggere dalla mia recensione ho adorato due cose principalmente del tuo romanzo: Mr. Destino e il fascino della divisa! Cosa pensi appunto del destino? Ce lo scriviamo noi o è già stato scritto da qualcuno più in alto?
Il mio pargolo letterario (mi piace questo nomignolo!) è nato proprio perché volevo far capire a tutti che io credo fortemente nel destino. Molti hanno criticato questa parte “fantasiosa” del romanzo, ma sono convinta che sia successo perché non hanno aperto la mente abbastanza da riuscire a comprenderla. Io non potevo evitarla, Mr. Destino ha fatto un ottimo lavoro con me, facendo intrecciare i fili della mia vita e di quella di mio marito. L’ho conosciuto on line una sera di maggio, su un forum di manga (hai visto che avere passioni strane può aiutare? :D). Avevo rifiutato un lavoro proprio il giorno prima. Un lavoro che avrebbe scombinato tutte le mie abitudini e i miei orari (avrei dovuto lavorare di sera, fino a notte inoltrata). Lui abitava a Catania ed io a Milano. Tanti km di distanza, troppi! Ma eravamo predestinati, era già tutto scritto e deciso da qualcuno più grande di noi. Il nostro amore ha saldato quei fili, facendolo diventare uno unico. Si è capito che credo molto nel destino? 
Ebbene si ti devo fare questa fatidica domanda: anche tu ami gli uomini in divisa?? (Ovviamente non me ne voglia tuo marito eh! Per amare intendo “piacere” hihih) Qualche preferenza per le forze dell’ordine?
La divisa mi affascina. Poliziotti, Carabinieri, per non parlare della divisa bianca della Marina Militare! Quando ho scoperto che mio marito non ha voluto seguire la carriera del padre (Guardia di Finanza), il mio cuore ha sussultato. Potevo avere in casa un bel maschione in divisa! Mi tocca rifarmi gli occhi con quelli che incontro per strada oppure con quelli che la mia mente crea (Eric è nato per quello!)
Adesso che mi sono scaldata con le domande non smetto più! C’è qualche similitudine tra la storia di Eric e Charlie con quella tra te e tuo marito?
Le similitudini sono molte. La dolcezza di Eric, la sensibilità di Charlotte e il forte amore che li lega fin da subito. C’è molto di noi in questo romanzo, quello che ho provato la prima volta che ho incontrato mio marito, le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare (anche noi abbiamo avuto un “Caleb”, ma non così psicopatico per fortuna). Anche il legame che i due protagonisti hanno con la musica, il loro dedicarsi le canzoni. Quando eravamo fidanzati, non facevamo altro! E infine ti rivelo che la lettera d’amore che Eric spedisce a Charlotte quando si trova lontano da lei, è stata in parte “copiata” da una di quelle che mio marito ha scritto a me!  
Io non ho mai scritto nulla (a parte i temi a scuola hihi) ci puoi dire come avviene il tuo processo di creazione? Quando ti vengono delle idee le scrivi ovunque sei? Tipo tovaglioli o cellulare oppure ti metti a tavolino e ti immergi nella storia?
Di solito l’ispirazione mi coglie nei momenti meno opportuni. Mentre sto lavorando e non ho possibilità di scrivere su carta (lavoro in un supermercato), e così scrivo su pezzi di cartoni o addirittura sulla mano! Quando ti gira per la testa un dialogo, una scena particolare, non puoi rischiare di perderla e così la devi segnare. Purtroppo è capitato anche di notte, svegliarmi all’improvviso avendo sulla punta della lingua delle parti da buttare giù. Per questo non spengo mai il pc a casa! Ovviamente mi metto anche a tavolino e scrivo seguendo la linea della storia, i suggerimenti che mi sussurrano i miei personaggi e l’aiuto della mia compagna di scrittura, la musica.  
Infine volevo chiederti, cara Giovanna, cosa significa essere una scrittrice per te? Qualche anticipazione per i topolini affamati di letture?
Scrivere mi permette di far uscire la mia luce interiore. È la parte di universo che riesce a scatenare totalmente la mia fantasia e senza la quale non potrei più vivere. Qualcuno una volta ha detto che quando impari a cavalcare, difficilmente vuoi scendere. La scrittura per me è così, ho iniziato e non ho più voglia di smettere.Anticipazioni? Il mio romanzo Fantasy/Romance è quasi ultimato, Adyn e Leost non vedono l’ora di vedere la luce e conoscere i lettori. E poi una novità che dico in anteprima qui da te: sto sperimentando un nuovo genere, l’erotico. Ti dico solo i nomi dei protagonisti, Amelia e Alejandro. Un’italiana e uno spagnolo. La loro storia riuscirà a scaldare le lettrici?  
Direi che le mie domande sono terminate…spero sia stata un’intervista carina e un pochino diversa dal solito! Grazie infinite per la disponibilità!
Grazie a te per queste bellissime domande, che mi faranno conoscere ancora più in profondità dalle persone che mi sostengono e apprezzano il mio lavoro! E grazie anche per lo spazio che dedichi a noi emergenti italiane e per lo splendido lavoro che fate in questo blog spettacolare!

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